giovedì 13 settembre 2012

Guglielmo e l’Università di Verona hanno federato l’accesso alla rete WiFi cittadina


Studenti e docenti ora possono accedere al WiFi di Verona con le stesse credenziali rilasciate per i servizi universitari.


Guglielmo in collaborazione con l' Università degli Studi di Verona ha lanciato con successo il servizio di accesso federato alla rete WiFi del Comune di Verona.
Tutti gli studenti che hanno le credenziali GIA (Gestione Identità di Ateneo) potranno accedere al servizio Wireless del Comune attraverso gli access point dislocati sul territorio cittadino. Per essere on line basterà connettersi alla rete Guglielmo, cliccare sul relativo link di accesso per l’Università di Verona e digitare il proprio codice GIA e la relativa password.

Alla base di questo importante progetto c'è il concetto di Federazione, punto cardine della filosofia di Guglielmo, che vuole offrire il maggior numero di servizi a tutti gli utenti che sono in possesso di identità digitali sicure e condivise

“La piattaforma Guglielmo, grazie all'approccio modulare con cui è stata sviluppata negli anni, è in grado di interagire con sistemi esterni a vari livelli e di adeguarsi ai vari protocolli utilizzati, siano essi diffusi come SAML 2.0 o Shibboleth oppure con protocolli proprietari - afferma Nicola Iotti CTO di Guglielmo - Il completo controllo delle procedure di login, realizzato anche grazie all'utilizzo di apparati sviluppati internamente, permette l'inserimento di moduli di interfaccia verso sistemi esterni nelle varie fasi dell’autenticazione. In questo modo il Wi-Fi può diventare parte di una piattaforma più ampia di servizi come avvenuto grazie all' Università e al Comune di Verona.”

Guglielmo e l’Ateneo dopo aver constatato che entrambi operano regolarmente come Identiy Provider, ovviamente con finalità differenti, hanno deciso di sviluppare un'apposita architettura di rete per consentire agli studenti di accedere anche alla rete WiFi cittadina senza la necessità di doversi procurare nuove credenziali.

Questa esperienza, peraltro già sviluppata da Guglielmo per le Pubbliche Amministrazioni della Regione Emilia Romagna, dimostra che i fornitori di servizi digitali possono tramite protocolli sicuri e universalmente condivisi, creare le regole per semplificare l’accesso degli utenti in maniera pratica ed efficiente.

“Abbiamo realizzato una sofisticata modalità di condivisione in Internet. Tutto ciò permetterà a chi frequenta l’Ateneo di avere i medesimi servizi anche se è molto distante dalle aule, in Piazza Bra’ o in Ospedale - dichiara Giovanni Bianco, responsabile della Direzione Informatica di Ateneo - Dall’altra parte, tutti i cittadini di Verona possono sfruttare Guglielmo da dentro l’Ateneo. Questa è pubblica amministrazione che funziona e che guida di processi di cambiamento.”

Il Comune di Verona, che dispone della rete WiFi urbana più ampia in Italia con oltre 300 access point, ha rappresentato il perfetto contesto in cui testare l’esperienza di accesso federato che attualmente è stato esteso anche ai Comuni della Provincia di Verona come Zevio, San Giovanni Lupatoto, Peschiera del Garda, Sommacampagna e San Martino Buon Albergo che già dispongono della rete WiFi Guglielmo.



About Guglielmo
Guglielmo è tra i principali wireless internet service provider in Italia la cui rete è costituita da oltre 10.000 access point con oltre 1.000.000 di utenti registrati tramite la propria piattaforma LUMEN.
Guglielmo deve il suo nome alla volontà dei fondatori di riconoscere un doveroso tributo al fisico bolognese Guglielmo Marconi, inventore delle onde radio e padre delle telecomunicazioni.
Oltre alla normale attività di service provider, Guglielmo è molto attiva in R&D attraverso una stretta collaborazione con l’Università di Parma che ha portato alla definizione di diversi prodotti attualmente commercializzati nell’ambito del mercato Machine-To-Machine ed afferenti al variegato universo dell’Internet of Things.


Autore della pubblicazione:
Stefania Caucci
Responsabile pubblicazioni
Cast Adv & Communication


postato da Yorker University

sabato 8 settembre 2012

Grande successo di iscritti al test di ammissione al corso di laurea in medicina e chirurgia in lingua inglese


Lo scorso 5 settembre si è svolto il test di ammissione ai corsi di laurea in medicina e chirurgia in lingua inglese preparato in collaborazione con l’Università di Cambridge



Più di 4000 studenti da tutto il mondo hanno svolto un test internazionale di ammissione alla facoltà di medicina e chirurgia in lingua inglese
Il test è il frutto di una stretta collaborazione tra il Ministero Italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), specialisti dell’Università britannica di Cambridge e le maggiori università italiane
Grazie a questo test gli studenti di tutto il mondo possono raggiungere le competenze per affermarsi come studenti di medicina nelle migliori università italiane.
Lo scorso 5 settembre si è tenuto l’IMAT - International Medical Admission Test - per le facoltà di medicina e chirurgia svolte in lingua inglese, gestite in graduatorie separate. Sei sono le sedi universitarie italiane dove si è svolta questa prova: Bari, Milano Statale, Pavia, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata e Seconda Università di Napoli.
L’Admissions Testing Service, parte della prestigiosa università britannica di Cambridge, ha fornito il test al MIUR e sarà inoltre coinvolta nell’elaborazione dei risultati finali.
Il Direttore degli Esami dell’Università di Cambridge in Italia Nick Beer ha spiegato che la versione della prova di quest’anno è il risultato di un lungo processo di progettazione del test, che ha soddisfatto le particolari esigenze degli atenei Italiani. “Le università italiane sono riconosciute come un’alternativa invitante per gli studenti di tutto il mondo che cercano un’istruzione di alta qualità in un ambiente congeniale” commenta Beer. “Abbiamo sviluppato l’IMAT insieme alle università italiane che offrono corsi in medicina in lingua inglese per aiutarle a selezionare i migliori studenti provenienti da tutto il mondo”.
I candidati hanno svolto il test in due ore che prevedeva 80 quesiti a risposta multipla divisi in due sezioni: 40 domande di logica e cultura generale e altre 40 di competenza scientifica su biologia, chimica, fisica e matematica, il tutto però solo ed esclusivamente in lingua inglese.
Sono state utilizzate particolari misure di sicurezza per evitare pratiche scorrette.
Per esempio, tutti i fogli d’esame erano diversi, l’ordine delle domande è stato randomizzato e le opzioni per ciascuna domanda sono state mescolate in modo da rendere praticamente impossibile copiare.
Le adesioni all’IMAT sono cresciute rispetto lo scorso anno: ben 4332 candidati si sono cimentati in questa prova in Italia contro i 1.852 candidati del 2011. Come ha commentato il Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, gli studenti che termineranno il corso di laurea in lingua inglese avranno una carta in più da spendere sul mercato del lavoro.

Admissions Testing Service
Il programma di Cambridge ESOL per le prove di ammissione per le università è ampiamente utilizzato in tutto il mondo da diverse importanti istituzioni, tra le quali la University of Oxford.
L’Admissions Testing Service, parte dell’University of Cambridge ESOL Examinations (Cambridge ESOL), offre la più prestigiosa gamma al mondo di qualifiche di lingua Inglese.
In Italia gli esami possono essere svolti in oltre 150 centri presenti in tutto il territorio.
Gli esami Cambridge English sono sostenuti da 4 milioni di persone all’anno in 130 paesi.
Cambridge ESOL è parte di Cambridge Assessment, un'organizzazione senza scopo di lucro della University of Cambridge ed è riconosciuta come il più grande ente di valutazione linguistica in tutto il mondo.

Autore della pubblicazione:
Simona Labianca
Responsabile pubblicazioni
Shin Communication


postato da Yorker University